Kadeh Meze Wine Bar
La tradizione culinaria turca reinterpretata con una visione innovativa e contemporanea… questo è Kadeh Meze Wine Bar. Una cucina dunque dalle forti radici – con pietanze tutte da compartire – rivisitata e narrata attraverso l’estro creativo dello chef Stefan Kostandof.
Cosa abbiamo amato di Kadeh Meze Wine Bar: l’approccio personale alla cucina turca di Stefan Kostandof. Una proposta mediterranea che profuma di Bisanzio e di spezie ma raccontata con uno stile unico e caratteristico.
Piatto del cuore: Cerzek tavugu – pollo alla circassa. Un pollo mantecato servito con pelle croccante, pane e noci. Bello il gioco di consistenze. La pelle croccante va a ruba. Begendili Kofte. Goderecce polpette di bovino arricchite con cipolle, sommacco, cumino, prezzemolo e menta accompagnate con crema di melanzane affumicata con gouda, parmigiano e 7 machos by Al Chile. Una pietanza che ben combina i sapori turchi con una leggera nota piccante di tradizione messicana. San Sebastian Cheesecake. Cheesecake basca senza base particolarmente cremosa, ma sopratutto estremamente golosa.
Kadeh Meze Wine Bar. Via della Basilica, 1D – Torino. Tel. +39 0115695305.
Condividere
“Quello che manca a Torino è un ristorante come il Tickets di Barcellona, un esempio di alta ristorazione al tempo stesso accessibile a tutti, divertente e informale”. È il pensiero del grande critico gastronomico Bob Noto, quando nel 2014 racconta la sua intuizione alla famiglia Lavazza e a Ferran Adrià. Da quell’incontro nasce il ristorante Condividere: un luogo onirico, urbano, colorato in cui la proposta culinaria esalta la convivialità mediterranea. Uno spazio teatrale dove il tempo sembra fermarsi e tutto è pensato per il diletto. Un luogo in cui la cucina d’autore di Federico Zanasi mette convivialità e condivisione al centro della scena e combina perfettamente l’alta gastronomia con quella allegria, spensieratezza, divertimento tipica dello stare a tavola tutto mediterraneo.
Cosa abbiamo amato di Condividere: la filosofia che mette convivialità e condivisione al centro dell’esperienza. La modalità nuova e libera di fluire il cibo in cui la cucina d’autore diventa divertimento per tutti. La proposta elaborata dallo chef Federico Zanasi dove preparazioni tradizionali vengono associate a formati di cultura spagnola.
Piatto del cuore: Oliva sferica “El Bulli”. Un omaggio al maestro Ferran Adrià. Un’icona indimenticabile dall’incredibile scioglievolezza. Al termine dell’assaggio ne mangeresti subito un’altra. Brioche modenese. Una squisita tigella ripiena di cunza – battuto di lardo, rosmarino e aglio. Biscotto “Viva Messico”. Biscotto di farina di mais ripieno di cochinillo in pil pil – carne di maiale sfilacciata dalla bella succosità: altra bontà di cui faresti decisamente un secondo assaggio. Katsu Sando Piemontese. Il sandwich giapponese che da Condividere diviene un pane dalla consistenza aerea della meringa farcito con filetto di fassona impanato e fritto. Festival di dessert. Condibel, Cocco bello, Savoiardo Lavazza, Torta sbrisolona sono solo alcune delle piccole golosità dolci che arrivano tutti insieme e vanno ad apparecchiare l’intero tavolo con colori e sapori.
Condividere. Via Bologna, 20a – Torino. Tel. +39 0110897651.
Tratto
Cucina, vini, ospitalità… questo il claim di Tratto: ristorante accogliente e contemporaneo guidato da tre giovanissimi – Daniele Rasetto e Daniele Lanzolla in sala, Luca Tomaino in cucina – con passione e grande competenza. Il ristorante Tratto unisce tradizione e innovazione proponendo una cucina creativa attenta ai dettagli e realizzata con materie prime di altissima qualità.
Cosa abbiamo amato di Tratto: la capacità dello chef Luca Tomaino di trasformare una difficoltà – l’assenza di fuochi – nel punto di forza del locale. Tomaino con metodi di cotture altri rielabora le ricette classiche senza stravolgerle facendole sue con creatività e un pizzico di follia. Il cibo come elemento da vivere senza troppi formalismi e condizionamenti. Una sala presente e sempre attenta alle esigenze dell’ospite.
Piatto del cuore: Pane, burro, acciughe e bagnetto verde. Un voluttuoso sandwich di pan brioches panetteria Tellia ripieno di una lastra di buon burro di Normandia Amaury Fromager servito con acciughe del Cantabrico e bagnetto verde. Decisamente libidinoso. Gambero di Mazara del Vallo e lievito di birra. Una proposta apparentemente semplice ma che sorprende piacevolmente il palato: il gambero è servito al naturale con un pizzico di sale Maldon e spolverizzato al tavolo con lievito di birra essiccato che gli dona una bellissima spinta sapida. Parmigia(NO) di melanzana. Diversa composizione, sapori che rimando chiaramente alla tradizione: crema di melanzana al forno laccata alla soia, concentrato di pomodoro e crema di parmigiano reggiano 30 mesi.
Tratto. Via Andrea Doria, 12 – Torino. Tel. +39 3314694961.
Maison Capriccioli
Maison Capriccioli propone una cucina di mare classicamente contemporanea dove i sapori del Mediterraneo incontrano la Francia attraverso tecnica, estetica e gusto. Una cucina non esperenziale diretta al gusto e alla concretezza.
Cosa abbiamo amato di Maison Capriccioli: la capacità di rivisitare i grandi classici della tradizione creando piatti che rappresentano una perfetta sintesi tra passato, presente e futuro. Il lavoro sapiente sulle differenti tipologie di pesce che valorizza anche le specie meno nobili.
Piatto del cuore: Assoluto di seppia. Un piatto dal grande equilibrio in cui ogni elemento della seppia – dal nero al fegato – viene perfettamente esaltato. Spaghettone burro affumicato e ricci di mare. Uno spaghetto cremoso, avvolgente, piacevolmente marino. Monte bianco. Un Monte bianco con parfait al cioccolato e castagna, meringa spolverata di fungo porcino e gelato alla castagna. Il dolce che non ti aspetti.
Maison Capriccioli. Via San Domenico, 40 – Torino. Tel +39 0114368233.
MURO
“MURO è un punto di incontro. Cucina, arte e design senza barriere. Un’osteria contemporanea, democratica, di tutti. MURO è ricerca, sperimentazione, passione e coraggio. Abbiamo scelto di costruire qui il nostro progetto, in Barriera di Milano, perché crediamo in questo quartiere. Vogliamo essere parte del cambiamento, purché: tutto comincia quando un MURO smette di essere percepito come una barriera.”. Queste le parole dinanzi alle quali ci si trova aprendo il menu di MURO: un manifesto, una dichiarazione di intendi che non lascia fraintendimenti. MURO osteria contemporanea non vuole essere esclusivamente un punto di ristoro, ma un luogo di contaminazioni culturali, artistiche, sociali. Un luogo inclusivo in cui anche la proposta gastronomica non può che essere democratica. Una cucina di tradizione italiana dunque semplicemente buona e di facile approccio.
Cosa abbiamo amato di MURO: il coraggio di investire in un quartiere dalle dinamiche certamente complesse, ma che attraverso la sinergia tra accoglienza e creatività può trovare nuovo slancio e nuova vitalità. La voglia di creare un spazio di confronto, condivisione, contaminazione. La cucina diretta e senza fronzoli che arriva dritta al palato con sapori netti e precisi.
Piatto del cuore: Battuta di fassona tonnata e cappero in fiore. Una commistione ben riuscita che conquista e soddisfa pienamente il commensale… tanto che fatica a condividerlo. Stick di panella fritta con mayo al prezzemolo. Qui le origini sicule dello chef Rocco Safina fanno capolino. Le panelle sono ben fritte, belle croccanti esternamente e internamente morbide al punto giusto e la maionese al prezzemolo indiscutibilmente ghiotta. Porro fondente alla cacio&pepe. Un piatto ricco e succulento dove la leggerezza del porro viene avvolta e piacevolmente sovrastata da una peccaminosa crema cacio&pepe.
Muro. Via Francesco Cigna, 114 – Torino. Tel. +39 3757700654.